10.11.2016

- RECENSIONE THE ONE DI KIERA CASS

Buon pomeriggio lettori, come state? Nella mia città oggi il tempo è veramente brutto, quindi quale momento migliore per divorare qualche libro? 
Ecco a voi la recensione sull'ultimo libro letto, ovvero The One di Kiera Cass




The One.
Autore: Kiera Cass.
Editore: Sperling & Kupfer.


TRAMA:
La Selezione che ha cambiato per sempre la vita di trentacinque ragazze sta per concludersi. E l'emozione e la confusione del primo giorno, quando America Singer ha percorso la scalinata del Palazzo, sono ormai solo un ricordo. Di certo America non avrebbe mai immaginato di arrivare così vicino alla corona, o al cuore del principe Maxon. Eppure per lei non è stato facile. Divisa tra i suoi sentimenti per Aspen, guardia a Palazzo e suo primo amore, e la crescente attrazione per Maxon, ha dovuto lottare con tutta se stessa per essere dov'è ora. A un passo dalla fine della Selezione, America però non può più permettersi incertezze. Deve scegliere. Prima che qualcuno lo faccia per lei.





Se avete letto le mie recensioni degli altri libri di questa serie saprete che questa trilogia non mi ha molto convinta, sia nella storia che ho trovato sempre un po' squilibrata e banale, sia nei personaggi, alcuni molto irritanti. Questo terzo libro non ha assolutamente cambiato la mia opinione. 
La selezione continua con le finaliste America, Celeste, Kriss ed Elise. In questo ultimo libro ho trovato un pò più di equilibro tra le due anime del racconto, quella distopica e quella romance. Io comunque avrei preferito immergermi molto di più nella parte distopica, ma almeno questa non viene messa completamente da parte come accede nel primo volume. 
La storia va avanti tra alti e bassi, America è veramente odiosa per il mio punto di vista, troppo volubile, troppo indecisa e infantile. Vuole Maxon, ma poi lui fa qualcosa che a lei non a va a genio e così lei presa dall'impulso del momento fa sempre qualcosa di tremendamente stupido. 
Aspen è stato gettato in angolo remoto e quando finalmente arriva un suo momento, America lo zittisce perchè non è in grado di dirgli che non lo ama più. Così va avanti quasi tutto il libro, fino alla prima morte. E bene si, muore qualcuno. Non vi dirò chi perchè penso che sia uno spoiler troppo grande. Non una parola, una riflessione spesa da parte della protagonista per questa morte così inaspettata. Io ci son rimasta veramente male. 
Sul finale della serie America decide finalmente di mettere la testa a posto, si prende le sue colpe e capisce di aver tenuto sulla corda per troppo tempo sia Aspen che Maxon e prende la sua decisione, combatte per ciò che ha deciso e dimostra un pò di carattere. Anche i ragazzi hanno tirato fuori le unghie e non agiscono più solo come burattini manovrati. Maxon nel suo piccolo si ribella al padre, è più deciso con America e inizia a mostrare il suo potenziale. Aspen finalmente perde quella sua aria possessiva e prende in mano la sua vita, non facendola più ruotare solo intorno alle decisioni di America. Nel momento in cui America evolve e migliora anche gli altri si muovono di conseguenza prendendo la loro strada.

Sul finale avrei voluto qualche spiegazione in più, ad esempio il ruolo dei sudisti rimane sempre un po' abbandonato a se stesso: attaccano il palazzo e basta. Un po' poco, forse potevano essere usati un meglio nell'economia del racconto. Là dove appare il distopico la storia prende vita in maniera netta ma rimane troppo poco. Io penso che ci sia tutto il potenziale necessario, ma il racconto rimane inchiodato nel romance e perde di quel tocco di tensione che dovrebbe invece dare al lettore. 
Ci saranno altre morti oltre quella che vi ho citato poco fa e anche queste, come la precedente, verranno completamente ignorate. 
Il finale è prevedibile, frettoloso e un po' facile. E' la fine che tutti ci aspettavamo, ma avrei anche voluto un po' più di sorpresa, un pò più di.. tutto ecco. 

Il mio voto finale rimane come il libro precedente, ovvero di due ancore su cinque. Kiera Cass aveva per le mani una storia favolosa, sarebbe stata davvero un grande successo se solo si fosse impegnata di più sia nella descrizione dei personaggi, sia nella descrizione della parte distopica. 

- A Presto, Mietta. 



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