10.06.2016

- RECENSIONE HUNGER GAMES.

Buona sera cari lettori, per la prima volta dopo tanto tempo sono a casa per cena. Così visto che ho un pò di tempo libero vi faccio una recensione su uno dei miei libri preferiti. Ne ho così tante da fare che non so mai da dove iniziare! 


Hunger Games.
Autore: Suzanne Collins.
Editore: Mondadori.



TRAMA:
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo.

Hunger Games è ambentato in un futuro in cui il territorio degli Stati Uniti è chiamato Panem, uno stato diviso in dodici Distretti, ognuno dei quali è legato ad un'attività specifica: la pesca, l'agricoltura, dell'industria e dell'elettronica... Tutti questi sono sotto il comando di Capitol City, la ricca capitale in cui vivono agiatamente persone appariscenti che danno importanza solo alle cose futili. Ogni anno per evitare sovversioni e rivolte da parte dei Distretti Capitol City organizza un reality show in cui sono chiamati a partecipare un ragazzo e una ragazza da ogni Distretto. Tutti i concorrenti vengono portati in un'arena dove sono costretti a lottare tra di loro per avere salva la vita. Soltanto uno di loro sopravvivrà e tornerà a casa come vincitore. Katniss, la protagonista, vive nel Distretto 12, cioè quello dell'estrazione del carbone, uno dei più poveri. Lei e Gale, il suo migliore amico, per sfamare le proprie famiglie sono costretti a cacciare nei boschi (illegalmente) al confine del Distretto. Katniss è molto abile a tirare con l'arco, mentre Gale sa costruire trappole di ogni genere.  
Durante la cerimonia della Mietitura in cui vengono estratti i nomi dei due tributi (obbligatoriamente un uomo e una donna), viene pescato il nome di Prim, la sorellina minore della protagonista. Katniss, per salvarla, si offre volontaria al suo posto. Quel giorno viene scelto anche Peeta, il figlio del fornaio. I due giovani partono per Capitol City, dove incontrano gli altri tributi e vengono preparati all'arena. Durante i giorni di allenamento conoscono Haymitch, il loro mentore e vincitore di una precedente edizione degli Hunger Games; l'anziano alcolizzato ha il compito di aiutare i tributi una volta nell'arena. L'ultima sera prima del reality hanno luogo le interviste dei concorrenti e dopo un'imbarazzante domande di Ceasar Flickerman, Peeta è costretto a dichiarare di essere innamorato di Katniss, lasciando tutti di stucco. Infatti una storia d'amore nell'arena non è mai capitata e sarabbe impossibile da portare avanti. Katniss in un primo momento si arrabbia molto di fronte alle parole di Peeta, ma poi Haymitch le spiega che questa situazione le sarà molto utile per sopravvivere. Il giorno dopo i tributi vengono portati nell'arena e hanno inizio gli Hunger Games. Katniss  e Peeta si dividono e la nostra protagonista riesce a sopravvivere al primo giorno del reality, il più sanguinoso di tutti, grazie alle sue esperienze nei boschi con Gale. Così inizia la parte centrale del libro, che riesce a coinvolgere completamente il lettore. 
La storia inoltre è narrata in prima persona da Katniss, che descrive i suoi pensieri e  tutto quello le accade in modo molto accurato e realistico, parte del fascino è sicuramente è sicuramente legato a lei, che nonostante i suoi sedici anni appare come una ragazza forte e indipendente. E' lei che mantiene la famiglia (il padre morì quando lei era piccola in un incidente nelle miniere di carbone) è coraggiosa e determinata. Grazie all'incontro con Peeta vengono fuori la confusione, l'incertezza e la fragilità che la fanno sembrare più umana. Anche i personaggi secondari sono carini, alcuni grotteschi, altri irritanti, altri divertenti. 
L'elemento che più ho apprezzato in questo Hunger Games è il fatto che la storia entra quasi subito nel vivo. Le saghe o le trilogie normalmente hanno introduzioni lente, lunghe e spesso strascicate. Ci vogliono capitoli e capitoli prima che succeda qualcosa di davvero significativo. Qui no. Nelle prime venti pagine vengono introdotti il contesto ed i personaggi e allo stesso tempo si arriva alla mietitura.

Il mio voto finale è di quattro ancore su cinque, davvero molto molto bello. Anche se purtroppo non sapremo mai il nome della madre di Katniss. Nella mia testa si chiama Helen. Non so perchè, l'ho sempre immaginata con questo nome. 

- A presto, Mietta. 

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